L’antidemocrazia ha vinto in Turchia. Poche ore fa è fallito il colpo di stato di una parte dei militari turchi avversi al premier Erdogan. Il golpe di sole quattro ore è ridicolo. Forse i militari hanno avuto fretta. Solitamente quando si vuole rovesciare un presidente, si occupano tutti i mezzi di informazioni, i poteri chiave dello stato e anche lo stesso premier.
Tuttavia fosse riuscito o meno, non cambia la sostanza. In Turchia non c’è democrazia. Nè tanto meno ora che il golpe è fallito. Erdogan è ancora più forte. Il sospetto è che ci sia proprio lui dietro questa farsa di sole quattro ore. Una scusa per poter andare avanti nella sua opera di islamizzazione della Turchia che per costituzione dovrebbe essere uno stato laico. Ora il presidente occuperà ancora di più tutti i ruoli chiave dello stato con la scusa di evitare un altro golpe.
In realtà quando si è insediato nel 2002, il suo programma elettorale che prevedeva di eliminare tutte le limitazioni imposte dai musulmani, Erdogan appariva come l’uomo giusto verso un processo democratico. Tuttavia col tempo ha cercato di imporre l’islam in tutto il paese e, la metà della Turchia che gli si è ritorta contro è stata punita. Ha arrestato giornalisti, funzionari, liberi cittadini e nominato funzionari a lui vicini. Da non dimenticare che Erdogan ha fatto a fare con lo Stato Islamico. Dalla Turchia passavano le armi per rifornire i militanti dell’Isis in cambio di Petrolio a basso costo.
Forse i militari volevano fermare tutto questo. Ma non hanno avuto pazienza. La stagnante economia turca, le campagne in Siria ancor più disastrosa e la corruzione dilagante sarebbero stati gli argomenti per spodestare il sultano alle prossime elezioni politiche.
Tuttavia oggi non si può certamente dire che in Turchia ci sia la democrazia, tutt’altro. E l’Europa deve guardarsi bene dal far entrare nel suo perimetro uno stato che è una dittatura mascherata da democrazia.
Oggi è bene parlare dello Stato Antidemocratico turco di Erdogan. La democrazia è tutt’altra cosa.
E pensano di reintrodurre la pena di morte
Istanbul mi ha affascinata prima attraverso gli occhi di Pamuk e poi percorrendola in lungo e in largo.
Diventata anche lei off limit.
Ti ringrazio dell’attenzione scusa la mia brevità ma sono fuori fino a fine mese.
Sherabientot
E’davvero un vero peccato. A breve pubblicherò un articolo inerente tutto quello che Erdogan sta facendo dopo “Il tentanto golpe”.
Alcune epurazioni sono una scusa politica che nulla ha a che fare con il colpo di stato.
Grazie per il post.
La complicità di USA e EUROPA con ERDOGAN
http://www.zeneconomy.it/europa/